23 Settembre 2020
Social housing

A Scandicci orti condivisi per un nuovo modello di Social Housing in Toscana


Costruire la comunità abitativa a partire dalla progettazione e gestione condivisa di uno spazio ad uso comune, puntando sul valore aggregativo e sociale dell’agricoltura urbana. Da questo obiettivo ha preso le mosse il progetto che ha coinvolto i residenti di Pieve degli Orti, un complesso residenziale realizzato tra 2017 e 2018 in località “La Pieve” del Comune di Scandicci, in Provincia di Firenze.

Composto da 50 alloggi, di cui 40 in locazione a lungo termine e patto di futura vendita assegnati con un Bando del Comune di Scandicci, Pieve degli Orti fa parte degli interventi di housing sociale promossi dal Fondo Housing Toscano gestito da Investire SGR e supportati dal gestore sociale Abitare Toscana, ed è stato al centro di un progetto finalizzato a costruire insieme agli inquilini un modello di gestione condivisa degli orti condominiali.

È questo il focus attorno a cui hanno ruotato le attività di ascolto, co-progettazione e partecipazione promosse da Investire SGR e Abitare Toscana in collaborazione con la cooperativa sociale Samarcanda e con Sociolab, specializzata in ricerca sociale e conduzione di percorsi di partecipazione: trasformare l’esperienza abitativa traghettandola fuori da una dimensione esclusivamente individuale per promuovere un approccio collaborativo, solidale, sostenibile e aperto al quartiere. Un obiettivo che nasce ben prima della recente emergenza sanitaria e che ha trovato conferma durante il lockdown, quando è emersa in maniera ancor più forte l’urgenza di rinnovare l’esperienza abitativa, puntando sulla costruzione di una rete di collaborazione tra gli inquilini per migliorare la qualità della vita.

Il progetto ha preso il via proprio nei primi delicati mesi dell’emergenza Covid: i promotori hanno infatti deciso di iniziare le attività di co-progettazione e coinvolgimento già durante il periodo della quarantena, convinti che proprio in una fase di isolamento fosse necessario offrire occasioni di confronto e collaborazione. Se nella fase 1 del lockdown si sono svolti incontri online con i residenti che avevano manifestato la volontà di gestire gli orti condominiali, con l’intento di presentare obiettivi, attività e fasi del percorso, nella fase 2 dell’emergenza si è dato avvio alle attività in presenza nel rispetto delle disposizioni normative a tutela della sicurezza: i residenti sono stati coinvolti in laboratori per l’individuazione e messa in condivisione delle competenze interne alla comunità abitativa, giornate di pulizia collettiva degli orti e definizione dei criteri di assegnazione degli orti ai singoli condomini, oltre all’individuazione della forma giuridica del gestore unico – è stato infatti scelto di dare vita ad un’associazione – e conseguente redazione dello Statuto associativo e di un Regolamento di gestione degli orti.

Il 31 luglio 2020 è stata quindi costituita l’Associazione “Pieve degli Orti”, la prima Social Housing Community Toscana, formata da 32 volenterosi ortisti con il prezioso supporto della cooperativa sociale Samarcanda.

Attraverso l’alternarsi di momenti di confronto “teorico”, occasioni pratiche – la pulizia degli orti, le attività laboratoriali per bambini, i seminari sulla sicurezza e sulle tecniche di conduzione biosostenibile degli orti condotte da Samarcanda (che è entrata a far parte del soggetto gestore degli orti) – e momenti ludici è così germogliata una comunità abitativa coesa e solidale, che attraverso la costruzione dell’associazione – punto di arrivo del percorso ed insieme nuova partenza della comunità abitativa – guarda ora alle prossime attività e sfide da affrontare insieme.

Fondo Housing Toscano

Il Fondo Housing Toscano, operativo dal 2012 e gestito da InvestiRE SGR, rappresenta per il Fondo Nazionale Investimenti per l’Abitare (FIA) – gestito da CDP Investimenti SGR SpA – il principale veicolo a supporto dell’housing sociale in Toscana. Si tratta di una partnership tra pubblico e privato che vede tra le altre la partecipazione del FIA, della Fondazione C.R. Firenze, della Regione Toscana, delle fondazioni locali di origine bancaria di Prato, Livorno e Pistoia e delle Cooperative promotrici.

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